Era il 2007 quando il branding guru N.1 al mondo Martin Lindstrom mi introdusse Mads Nipper – l’allora CMO di Lego – che mi affidò un progetto davvero innovativo.
Fatto sta che quando arrivai per la prima volta a Billund (paese di 7.000 anime nel centro della Danimarca, dove ha la sede Lego – ndr) e feci il check-in al Legoland hotel, mi sembrò molto figo il bancone fatto tutto di mattoncini colorati. Quando poi la receptionist prese la cornetta del telefono, anch’essa fatta di mattoncini il “figo!” si tramutò in “poffarbacco!”. Una volta arrivato in stanza, vedendo letto, scrivania e persino gli igienici del bagno fatti dello stesso materiale, lo stupore lasciò il posto alla consapevolezza: questa non è un’azienda, ma una filosofia di vita!
Per questo, quando recentemente mi sono imbattuto nelle Adidas Originals Superstar, in vetrina del negozio di giocattoli del mio quartiere, non sono trasalito, ma mi son detto “che bello pensare ai bambini che tireranno fuori dalla scatola queste scarpe”.
O forse saranno le scarpe a far pensare i bambini fuori dalla scatola?
Pier Ludovico Bancale